Eco Bonus del 110% per il rinnovo degli impianti di riscaldamento: opportunità e dubbi
Una cliente poco informata fa alcune domande in merito alla nuova proposta di legge sull’Eco Bonus del 110% per il rinnovo degli impianti di riscaldamento e per la riqualificazione energetica di una abitazione.
I dubbi sono ancora molti, le certezze poche, ma Davide Morini ci spiega quali sono i passi che una persona può fare se vuole usufruire di questo bonus.
Chi può usufruire del bonus? Quali sono gli interventi e i passi da fare?
Davide Morini di Design Bagno di Morini srl risponde a dubbi e domande sull’ecobonus del 110%.
Ciao Davide ho sentito parlare di un Bonus del 110% per lavori legati alla riqualificazione energetica della casa. Io dovrei sostituire la caldaia: posso fare questo lavoro con questo bonus?
Il Bonus del 110% è reale. C’è questa forma di detrazione fiscale fino al 110% per opere inerenti anche l’efficientamento energetico.
Per come è studiata la norma la semplice sostituzione della caldaia non ricade nelle opere che danno diritto al bonus.
Si parla di ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento.
Quindi vuol dire che per avere diritto a questa agevolazione, dovresti: togliere la caldaia, cambiare i tubi e cambiare i terminali.
Il tutto per arrivare ad un efficientemento vero e proprio dell’intero impianto, in modo da avere un salto di due classi di efficienza energetica.
Quindi diciamo che per la pura e semplice sostituzione della caldaia in questo momento (quando usciranno le linee guida magari sarà un po’ più chiaro) la cosa più conveniente da fare è usufruire del 65% di detrazione fiscale che è già una certezza.
Come funziona questo meccanismo del 110%? Faccio i lavori di efficientamento e non solo non pago nulla ma addirittura ci guadagno un 10%?
Una volta che hai eseguito i lavori, puoi fare la cessione del credito – anche qui la formula per come chiedere il credito è ancora in fase di elaborazione.
Sarà l’Ente preposto (es. Enea) che ci dirà come comportarci e dirà soprattutto chi riceve il credito e come gestirlo.
La cosa interessante è che mentre prima la cessione del credito era possibile farla solo attraverso il fornitore oggi si può fare direttamente in banca.
Non mi è possibile rispondere in modo più preciso, ma entro luglio presumo avremo tutte le risposte giuste e chiare per sapere come comportarci.
Per fare tutto questo avrò bisogno di fare delle pratiche in banca? Immagino che non sia possibile che arrivino questi soldi così dal nulla o che voi lavoriate per me senza un minimo di garanzia.
Per quanto riguarda il discorso delle pratiche in banca non ci sono ancora le linee guida che ci fanno capire come comportarci.
Quello che però è chiaro è che il legislatore ha precisato che tutto deve essere tracciabile anche dal punto di vista della progettazione, della valutazione, dei prezzi.
A monte ci vuole uno studio, una progettazione sull’intervento qualunque esso sia.
Esempio: se c’è da ristrutturare l’impianto termoelettrico, bisogna progettarlo e fare una valutazione della casa, quindi fare un’APE che è un Certificato di Efficienza Energetica, in modo da poter dimostrare il cambio di classificazione energetica del tuo immobile.
Se abito in un condominio posso usufruire del bonus per il mio singolo appartamento o tutti i proprietari devono essere d’accordo? Invece un proprietario di una villetta può usufruirne?
Per quanto riguarda il condominio e l’unità unifamiliare la situazione è più o meno questa: la ristrutturazione dell’impianto termico va intesa per tutto il condominio.
Quindi la ristrutturazione termica riguarda l’intero impianto del condominio (comprensivo di cambio delle tubazioni, miglioramento delle tubazioni, miglioramento dei terminali).
Il singolo appartamento con una sola caldaia, in questo momento sembrerebbe escluso.
La villetta singola invece può fare i lavori, previa progettazione come ti dicevo nelle risposte precedenti.
Quindi se i lavori eseguiti permettono di migliorare l’efficienza energetica di 2 classi, la singola villetta può usufruire dell’Ecobonus del 110%.
(es. rifare l’impianto termico, fare un cappotto termico, cambiare gli infissi, ecc).
Ho sentito però che dicevano, forse sì o forse no.. insomma non è ancora chiaro se la norma diventerà poi legge. A questo punto mi conviene usufruire della detrazione del 65% senza aspettare fino a luglio.
Quello che è certo è che se devi cambiare solo la caldaia, non ci sono altre strade. Puoi anche procedere subito, perché non potrai comunque usufruire dell’ecobonus in nessun caso (a meno che non cambino nuovamente le carte in tavola).
Poi se la tua caldaia può arrivare fino a luglio e l’applicativo sarà diverso, questo non lo posso sapere.
Se invece devi fare molti lavori: pensaci!
E inizia a studiare la progettazione.
Per esempio lo sapevi che se devi cambiare i terminali non devi “distruggere i pavimenti della casa”? Basta mettere un pannello radiante sopra al pavimento esistente, inoltre esiste una norma che ti permette di cambiare le quote in casa.
Spero con queste risposte di aver chiarito molto dubbi!!
Ti ricordo che dal 1966 come azienda ci occupiamo di impianti termici.
Se vuoi usufruire dell’ecobonus: non aspettare a fare una valutazione! Inizia a pensare alla progettazione, se sei interessato a far gli interventi.
Eventualmente richiedi un sopralluogo per capire se gli interventi che vuoi fare ti permettono di rientrare nei requisiti previsti dalla norma.
Anche perché nel momento in cui uscirà l’attuativo ci sarà molto lavoro da fare!